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Marketing Automation: in cosa consiste e come usarla in maniera efficace in una campagna

Ormai è assodato: il digital marketing comprende una così grande quantità di processi che è pressoché impossibile pensare di gestirli tutti manualmente. Soprattutto per le grandi imprese, le cui campagne hanno portate davvero imponenti, è fondamentale affidarsi a sistemi di automazione innovativi che semplifichino e ottimizzino le operazioni di marketing online.

In questo articolo vediamo nel dettaglio che cosa si intende per marketing automation, come funziona e come sfruttarla al meglio.

Cos’è la Marketing Automation

Da sempre l’uomo è alla ricerca di nuovi metodi per migliorare, velocizzare e semplificare il proprio lavoro, oltre che le attività quotidiane. Anche l’ambito del marketing non fa eccezione: per questo sono stati progettati software in grado di svolgere in maniera automatica numerose operazioni di comunicazione una volta attuabili soltanto manualmente.

Con marketing automation intendiamo quindi piattaforme studiate ad hoc per supportare le aziende in tutti quegli aspetti del digital marketing che vanno dalla gestione social, alle landing pages, alle campagne email, agli analytics e al campaign management.

Se in un primo momento un brand fa del proprio meglio per portare a termine tutti questi processi di comunicazione in maniera autonoma, contando sulle poche risorse a disposizione e facendo tesoro di ogni singola figura all’interno dell’azienda, una volta consolidato il business è consigliabile passare a un sistema di automazione in modo da rendere più snello, scorrevole e produttivo il lavoro dei marketer, mentre si eleva la qualità del servizio reso al cliente.

L’obiettivo della marketing automation è proprio quello di raggiungere il giusto target nel momento più opportuno, aumentando di riflesso la popolarità del marchio, fidelizzando la clientela e portando a un innalzamento del profitto.

In questo articolo avevamo visto le migliori strategie di marketing per vendere online.

Nonostante all’automazione delle operazioni di marketing ci pensino piattaforme e software, sarebbe sbagliato credere che questi sistemi digitali abbiano soppiantato la componente umana: nel marketing e nella pubblicità concorrono in egual misura numeri e dati con empatia e psicologia, doti impossibili da ricavare da un programma computerizzato.

Dietro ogni sistema di automation, quindi, resta un lavoro meticoloso da parte delle risorse umane che sono così in grado di migliorare le proprie performance e implementare il contributo dato all’azienda.

Quali sono i compiti della Marketing Automation

Quelli di marketing automation sono servizi multitasking che si occupano di diversi aspetti fondamentali riguardanti la comunicazione delle aziende. Oltre alla creazione e alla pubblicazione di campagne multicanale in maniera del tutto autonoma (o quasi), hanno anche il compito di monitorare, tracciare e analizzarne l’andamento in modo da fornire ai marketer gli strumenti per un continuo miglioramento del proprio lavoro.

I compiti principali dei software di automazione sono quindi:

Tracciare il comportamento dei visitatori di siti e pagine

Creare newsletter, landing e moduli

Salvare le informazioni ricavate dai suddetti moduli

Stilare report completi di tutti i dati raccolti

Inserire i dati nel CRM (software che gestisce la relazione tra azienda e clienti)

Concretamente, le operazioni svolte dalle piattaforme di automazione si riassumono in:

Personalizzazione delle email in base ai comportamenti degli utenti e lead nurturing

Social media listening (che abbiamo approfondito in questo articolo)

Lead scoring (classificazione automatica delle azioni da compiere in base alla priorità)

Segmentazione del target

Tracciamento e registrazione delle attività degli utenti

Invio dei dati al software CRM

Come avviare una Marketing Automation di successo

Come accennato in precedenza, l’inserimento di un software di automazione è opportuno a partire da un certo stadio della vita dell’azienda che, ormai consolidata, necessita di un sistema in grado di gestire processi di vendita complessi e articolati.

Se nel mondo anglosassone l’adozione della marketing automation è una scelta ormai scontata, in Italia questa strada riguarda ancora una minoranza degli imprenditori. In un Paese dove a farla da padrone è la piccola e media impresa, l’approccio alla sua gestione, anche dal punto di vista della comunicazione, è ben diverso rispetto a quelle aree geografiche in cui sono le multinazionali a dominare il mercato.

In Italia tante aziende seguono ancora un modello gestionale arcaico, e solo quelle nate nell’ultimo decennio comprendono l’importanza dell’automazione come supporto alle operazioni di digital marketing.

Le piattaforme di marketing automation, per funzionare, hanno bisogno di un’impostazione preliminare da parte dei marketer, che dovranno settare lo scenario di partenza che genererà le varie operazioni automatiche.

Tale scenario, chiamato in gergo “workflow“, può corrispondere a un’identità precisa dell’utenza, oppure a un suo comportamento.

Un esempio? Ti sei mai chiesto come faccia ad arrivare la classica mail di “recupero carrello” quando si abbandona un acquisto proprio in fase di pagamento? Il merito è delle piattaforme di automazione, che rilevano l’attività e contattano in automatico il cliente per invogliarlo a finalizzare l’ordine. Utile, no?

O ancora, pensiamo a tutte quelle mail ricevute in occasione del nostro compleanno: è impensabile che dietro tale tipo di comunicazione ci sia una persona in carne e ossa. Se in un business appena nato, con al massimo qualche centinaio di contatti, tale soluzione sarebbe ancora fattibile, in un’azienda operativa a livello internazionale con decine di migliaia di utenti attivi, ciò costituirebbe una vera follia. Ecco quindi un altro caso di marketing automation!

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